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KAOTIKA
Per il quarto anno consecutivo, il Maestro Bressani, Scultore e Padre fondatore di una nuova
Tecnica riconosciuta nell’arte Contemporanea Internazionale prosegue la collaborazione con
una realtà territoriale, in omaggio alle proprie origini che mai ha dimenticato, quelle Pavesi.
Il Rifugio del cane di Travacó Siccomario, questo è il nome della struttura, appartenente alla
Lega Nazionale per la difesa del cane, grazie all’aiuto dell’Artista e a quello di tutti i Volontari,
che ogni giorno si prestano per dare aiuto e sostentamento alla struttura, riceverà parte del
ricavato del progetto PALLE D’ARTISTA per la ristrutturazione del quarto box, messo in
sicurezza e a norma con nuove reti di recinzione in acciaio inox contro l’inesorabile corrosione
del tempo e il rifacimento delle opere murarie necessarie a rendere più confortevole l’ospitalità
agli animali.
PALLE D’ARTISTA nascono dalla Tecnica del Maestro Bressani e ritraggono ogni anno una
diversa serie numerata fatta di pezzi unici, così come ogni altro suo Lavoro. Tra le stoffe ed i
colori, i concetti e la grande riconoscibilità che gli è attribuita, le PALLE D’ARTISTA dell’anno
in corso rappresentano sempre uno dei progetti più significativi presentati nell’anno stesso.
100 pezzi numerati chiudono la collezione della Palla KAOTIKA del 2017. Attraverso i suoi
occhi, l’Artista espone una denuncia sociale che racconta il “KAOS” (licenza poetica)
trasformando tutto il colore dei suoi soggetti statici in candeggiati soggetti dinamici secondo un
principio, il suo, di rincorsa verso ideali costruiti per rincorrere qualcosa che non si arriva mai a
toccare.
La ormai consolidata collaborazione, per il quarto anno consecutivo, con la struttura de “Il
Rifugio del cane” di Travacò Siccomario e l’intesa di intenti con la Presidente del Centro,
Fiorella Maggi, hanno fatto di un’idea, proposta dall’artista, la realtà del Natale, divenuta per
molti collezionisti un piccolo gesto simbolico che unisce umanità e arte.
Questo a favore di una realtà meravigliosa perché fatta di persone vere, persone che mettono
a disposizione davvero ed in modo sano il proprio tempo, le proprie gioie e i propri dolori,
gente per cui non esistono le stagioni, il caldo ed il freddo, il sole o la nebbia.. Io e Fiorella
Maggi, la Presidente de “Il Rifugio del cane di Travacò Siccomario”, ci siamo conosciuti per
caso attraverso amicizie comuni e ritrovando nei suoi occhi, quella sera nel mio studio, le
emozioni di una persona leale non ho avuto dubbi sul fatto di sceglierla e coinvolgerla per
portare avanti questo impegno, che per me soprattutto in questi ultimi tempi è diventato
davvero grande e faticoso, ma con la serietà e la coerenza che penso mi siano riconosciuti
voglio arrivare fino alla fine….non è una operazione commerciale o pubblicitaria.
Con questa realtà e con questi volontari tutto acquista un sapore di passione informale. Tutto
è vero e subito fatto, poche parole, tante intenzioni e molte azioni per vedere vivere l’impegno
trasformarsi in realtà, una realtà che sussurra attraverso gli occhi di chi aspetta dietro quella
rete, qualcuno pronto ad amare regalando la stessa lealtà che ogni cane sa di poter dare.
PALLE D’ARTISTA sono state concepite per essere piccole opere d’arte da mettere sull’albero
di Natale senza renderlo un albero di Natale. Non sono propriamente quegli oggetti che poi
finiscono nello scatolone in cantina, infatti volutamente il tema è sempre diversificato e mai
inerente ai temi Natalizi. Lascio fare le palle di natale a chi le sa fare meglio di me, io
preferisco concentrarmi sulla tecnica che ormai è indiscutibile e riconoscibile e forte di questo
proporre temi più attuali riguardanti la vita di tutti i giorni, dalla bellezza ai temi più crudi come
quelli ad esempio proposti quest’anno.
Qual è il gioco? Trasformare l’ironia in realtà.
Un Canile, una parola così brutta, diventa Hotel, e sulla porta delle stanze ( i box) Bressani ha
scritto e disegnato il nome della PALLA dell’anno . I suoi colori o i suoi bianchi e nero danno
una nota di bellezza, quella bellezza di cui tutti hanno comunque bisogno, anche ai luoghi più
sacrificati, come un Rifugio di cani abbandonati.
Grazie
a
Stefano Bressani